Tornano le pillole, sensazioni e brevi pensieri sui giochi, e nello specifico oggi scopriamo Woodcraft.
Finalmente sono riuscito a provare l’ultimo gioco di Vladimír Suchý, titolo a quattro mani con l’esordiente Ross Arnold, edito dalla Delicious Games e portato in Italia da Tesla Games. Woodcraft è un eurogame competitivo con una meccanica principale di gestione dadi in cui i giocatori guideranno ognuno la propria segheria. Un peso medio-alto che inchioderà al tavolo i giocatori per un paio d’ore, intorpidendone le dita delle mani e dei piedi per la scarsa circolazione sanguigna, a causa dell’eccessivo utilizzo del cervello.
Streeeeeettttooo ma figo.
Davvero molto figo. Per iniziare mi ha colpito la trovata di dare dei contratti comuni, oltre a quelli personali, che una volta sbloccati da un giocatore possono essere utilizzati dagli altri solo nello stesso round (cosa molto difficile). I contratti comuni permettono di ottenere tanti punti a fine partita, non sfruttarli è un buon modo per perdere. Molto bella l’idea di tagliare i dadi, ottenendone due di valore minore la cui somma risulti pari a quello di partenza, oppure di incollarli, eseguendo praticamente l’operazione inversa. Queste due azioni permettono di ragionare a livello strategico su più livelli e in più danno un buon feeling con l’ambientazione, cosa non affatto banale per un eurogame.
La gestione delle azioni, mediante una rondella rotante, che in alcuni casi potrebbe limitare le azioni maggiormente utilizzate, può aprire strade agli esperti del gioco verso una interazione indiretta contro gli altri giocatori.
In conclusione
Tante strade per sviluppare la propria strategia di gioco, dovendo anche pianificare le carte obiettivo che si hanno in mano, offrono terreno fertile agli affetti di paralisi d’analisi, andando così a creare un minimo di downtime. Costruire un motore che si regga sulle rendite, programmando allo stesso tempo i turni successivi, è un qualcosa che richiede attenzione. È un gioco che usura un po’ il cervello, ma allo stesso tempo appaga.
Una partita a Woodcraft basta appena a farsi un’idea di come gira il gioco, sicuramente con una seconda si può già migliorare e capire come ottenere più punti. Il buon Suchý ormai ci ha abituato bene, sfornando l’ennesimo bel titolo che immancabilmente finirà nella mia libreria, il mio preferito resta Pulsar 2849, ma davvero non male anche questo!
P.S. Si ringrazia SabrinaLa SabVallenari per la foto di Copertina e per avermi fatto scoprire questo gioco!
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Ho sempre sognato di viaggiare su di una macchina del tempo, non dico una DeLorean, mi sarebbe andata bene anche la Fiat Regata di mio padre. Purtroppo il destino ha voluto che facessi altro nella vita e rimanessi ancorato al presente, così ho deciso di restare attuale e di parlare di un gioco attuale. Weather Machine, la macchina del tempo, meteorologicamente parlando, che il buon Vital Lacerda e il fido compagno d’arme Ian O’Toole, armato di pennelli e dai colori più sgargianti che aveva in casa, ci portano in un mondo di fantasia come mai prima d’ora avevano fatto. Titolo per 1-4 giocatori, della durata di 60-150 minuti, uscito dall’ennesimo kickstarter di successo della Eagle-Gryphon Games chiuso con numeri da capogiro e, ahimè, non localizzato in Italia.
Qui trovate il link con il regolamento in italiano, preso direttamente dalla pagina del kickstarter.
Premessa sul tempo
Restare nel presente significa stare sul pezzo, quindi parlare il prima possibile di un gioco appena uscito e che, per forza di cose, non c’è stato modo di approfondire a dovere. Questa non è una recensione (che se un minimo mi conoscete, già lo sapete che non ne scrivo praticamente mai), bensì una panoramica del regolamento con qualche piccola nota di colore. Spero possa essere utile a chi sta approcciando il gioco per la prima volta e vuole capire se faccia o meno per lui. Giusto per chiarezza, questo non vuole essere assolutamente un articolo sostitutivo alla lettura del regolamento.
Weather Machine, quel vecchio volpone di Lativ
“I disastri naturali saranno presto un ricordo del passato” annuncia il professore Lativ, tronfio dei risultati nei test della sua macchina del tempo. Peccato che di lì a poco si troverà a fare i conti con la dura realtà: la macchina era promettente, sì, ma qualcosa è andato storto. Si verifica il noto e curioso Butterfly Effect, quello di “un piccolo battito d’ali di una farfalla qui genera un terremoto dall’altra parte del mondo”! A quanto pare c’è un fondo di verità, perché così è anche per la sua invenzione. Avrebbe dovuto migliorare le condizioni climatiche, ma mentre da una parte tutto sembrava ok, ha iniziato a creare disastri altrove.
Ora il tempo stringe, bisogna correre ai ripari e trovare una soluzione. Anche il governo lo ha capito, i funzionari consapevoli della pericolosità della situazione, hanno deciso di mettere a disposizione tutti i mezzi necessari per la costruzione di una nuova Weather Machine, questa volta fatta come si deve! Quindi, il professore Lativ, colui che ha creato il problema, è anche l’unico che può porvi rimedio. Sì, ma è meglio che sia supportato nel suo lavoro… Ha bisogno di gente capace e sveglia che lo aiuti a sistemare le cose. Qui entriamo in gioco noi! (Pensa te come stanno messi…).
Vouchers ed Executive Exchanges
Prima di entrare nello specifico delle azioni, scopriamo cos’è un voucher.
Il voucher è effettivamente la “moneta” del gioco, soggetto a continui aggiustamenti nel corso della partita. Tutto sarà gestito sulla plancia giocatore, mediante lo spostamento di diversi segnalini su di track apposite, una per ogni tipo di voucher.
Il voucher della scienza è a tutti gli effetti una sorta di jolly e sarà possibile utilizzarlo al posto di ogni altro voucher richiesto. Sarà possibile sfruttare anche le Executive Exchanges in qualsiasi momento della partita, convertendo tre vouchers qualsiasi in un voucher scienza. Oltre ai vouchers, sarà possibile la conversione di un elemento chimico con un altro, pagando due qualsiasi vouchers. Sempre al costo di due vouchers sarà altresì possibile scambiare una parte meccanica di un colore, con una di un colore diverso.
Locations e Lativ
Il tabellone di Weather Machine è suddiviso in 5 macro aree chiamate locations:
1 Supply
2 Government
3 Lativ’s Lab
4 R&D
5 Lativ’s Office
Le prime quattro locations saranno accessibili ai giocatori, mentre la quinta sarà ad uso esclusivo del professore.
Ogni location permetterà di eseguire una o più azioni, a seconda della location stessa e del posizionamento dei meeple-scienziati (lo spiego meglio nel prossimo capitolo).
Il professore Lativ, presente nella mappa di gioco, si sposterà ogni volta che un giocatore finirà in una location da lui occupata, avanzando nella location successiva in ordine cronologico. Una volta giunto nella location 5 attenderà fino alla fase C di fine turno, innescando una sottofase di entrate per i giocatori, per poi tornare a muoversi nella location 1.
Per completezza di informazione, oltre ai meeple-scienziati dei giocatori e a quello del professore Lativ, all’interno del gioco sarà presente l’aiutante del professore Lativ: un meeple che muoverà direttamente nel laboratorio di Lativ, coadiuvato da dei bot del dottore.
Come si gioca a Weather Machine
Una partita a Weather Machine si svolge in un susseguirsi di round a loro volta suddivisi in 3 fasi:
A) Turno del giocatore
B) Avviamento della Weather Machine
C) Fine turno
Fase A
La fase A si divide in 4 step:
Usare sussidi o investimenti
Muovere scienziati
Eseguire azioni
Posizionare token ricerca
A ogni inizio turno del giocare si potrà girare a faccia in giù un sussidio dalla propria scorta (guadagnato nei turni precedenti) per ottenere il benefit raffigurato, oppure restituire un segnalino investimento per eseguire un’azione fra rendere attiva una tessera goal (piazzare fisicamente una tessera delle nove iniziali nell’apposito spazio della plancia, ottenendo il bonus che viene coperto) o ottenere il benefit della Track Funding corrispondente (girare una tessera precedentemente piazzata nella plancia). Le Funding track sono tre track strettamente collegate alle locations 2,3 e 4 che a fine partita restituiranno punti in base ai valori raggiunti. L’unico modo per ottenere i bonus derivanti da queste track è ruotare le tessere goal già piazzate, mediante l’azione descritta poco sopra. Le tessere goal correttamente alloggiate nel laboratorio, daranno 5 punti ognuna a fine partita se risolte correttamente.
Muovere scienziati è un passaggio obbligatorio, determinerà sia la quantità di azioni possibili che eventuali entrate uscite di vouchers. Si otterrà un voucher semplicemente piazzando il meeple in una delle locations 2, 3 e 4, più un voucher per ogni giocatore già presente a sinistra del proprio. Nella location 1, invece, si otterrà un voucher a propria scelta, ma si dovrà pagarne uno per ogni altro meeple presente alla propria sinistra. In qualsiasi locations, si otterrà un voucher scienza se Lativ sarà presente alla propria sinistra.
Eseguire azioni lo vediamo nei prossimi capitoli, perché è davvero tanta roba, e conviene spiegarlo location per location.
Posizionare token ricerca ti obbliga, a fine turno, a posizionare tutti i token ricerca guadagnati in quel turno e momentaneamente stipati in un’area in alto a sinistra della propria plancia. I token Premio possono invece essere piazzati in un qualsiasi momento e restare in quell’area. Una volta piazzato qualsiasi tipo di token non potrà più essere spostato.
Azioni di Weather Machine
Le location 2,3 e 4 hanno due azioni ciascuna. In queste location è possibile eseguire di norma una sola azione delle due, a meno che non ci si vada a piazzare nello spazio più a sinistra fra i tre disponibili, potendo così eseguire entrambe. In due giocatori gli spazi disponibili saranno solo due, in quanto in fase di setup verrà bloccato il terzo spazio più a destra. Nella location 1, sarà invece possibile eseguire qualsiasi azione si vorrà, ripetendo nel caso anche la stessa azione più volte. L’unico limite sarà dato dal potere di acquisto in base ai voucher supply.
Vediamo ora tutte le azioni location per location, mettetevi comodi.
Supply
In questa location si potrà:
Ottenere un bot
Ottenere una tessera workshop
Ottenere un elemento chimico
Vendere un elemento chimico
Prendere l’iniziativa
Ottenere un bot costerà uno o due voucher supply, a seconda di dove verrà preso il bot. Nella plancia dei giocatori esistono due colonne di alloggiamento bot, ulteriormente divise da tre slot superiori e tre inferiori. Gli slot inferiori potranno essere sbloccati solo dopo il sesto e il nono bot acquisito (o dopo la pubblicazione di 5 o 8 documenti), quindi inizialmente ci si concentrerà solo su quelli superiori. Una volta scelto il bot da acquisire, si guadagnerà anche il benefit descritto a fianco. Una volta preso il bot andrà immediatamente collocato nel proprio laboratorio (l’area della plancia composta dalle tessere workshop).
Ottenere una tessera workshop costerà sempre un voucher supply. Scegliendo una tessera scoperta, questa andrà posizionata in una delle tre file disponibili della propria plancia. I semi cerchi colorati dovranno essere piazzati in alto e in basso e dovranno eventualmente combaciare con altre tessere già piazzate. Le tessere, una volta collocate, non potranno più essere spostate, a differenza degli elementi sopra piazzati che potranno essere riadattati in qualsiasi momento. Le tessere workshop fungeranno da alloggiamento per bot, parti meccaniche (le varie ruote colorate) e quando combinate con altre tessere, gli elementi chimici.
Sarà possibile ottenere un elemento chimico prendendolo direttamente dalla supply, da sinistra verso destra, pagando in voucher il valore corrispettivo segnato.
Sarà possibile vendere un elemento chimico, posizionandolo nella supply, da destra verso sinistra, e ottenendo in voucher il valore segnato sul tabellone.
Un’altra azione possibile sarà prendere l’iniziativa, ovvero riorganizzare l’ordine di turno, al costo di un voucher supply, mettendo il proprio segnalino nel punto desiderato e facendo slittare tutti gli altri.
Government
Le due azioni possibili in questa location sono:
Vendere una parte meccanica
Ottenere un sussidio sicuro
La prima azione, vendere una parte meccanica, avrà un costo di un Voucher Government e farà avanzare d’un passo il proprio segnalino nella Funding Track corrispondente. Andrà piazzato un bot in uno dei tre slot col simbolo di una ruota meccanica, di una delle cinque colonne a disposizione. Poi bisognerà pagare la parte meccanica corrispondente allo slot occupato dal bot, posizionandola al posto di una tessera sussidio della colonna scelta. La tessera sussidio andrà posizionata a sinistra della propria plancia (con il lato blu in alto). Infine si otterrà il token ricerca corrispondente.
Nel momento in cui ci fossero tre bot su di una stessa colonna, riempiendo tutti gli spazi per quel determinato settore climatico, ogni giocatore riceverà 3 punti vittoria per ogni bot di sua proprietà. Si aggiungerà anche un marker del governo sulla corrispondente tessera clima estremo (questa cosa la vediamo meglio dopo).
La seconda azione disponibile, al costo di due Vouchers Government è ottenere un sussidio sicuro. Bisogna scegliere un sussidio fra quelli disponibili e ottenere i due benefici disegnati sulla colonna e sulla riga corrispondenti. Poi si ottiene immediatamente il beneficio del sussidio stesso, che andrà girato a faccia in giù. I benefici permetteranno di innescare azioni a catena senza chiedere ulteriori pagamenti di vouchers.
Lativ’s Lab
Le due azioni possibili in questa location sono:
Lavorare a un esperimento
Pubblicare uno studio
La prima azione, lavorare a un esperimento, costerà un Voucher Lab e permetterà di avanzare di un passo il segnalino nella Funding Track corrispondente. Il giocatore dovrà posizionare un proprio bot in uno degli spazi a disposizione (spostando eventualmente un bot di Lativ all’occorrenza) pagando un elemento chimico corrispondentemente allo slot occupato.
La seconda azione disponibile costerà due Vouchers Lab e permetterà la pubblicazione di uno studio scientifico sul clima. Per eseguire questa azione bisognerà avere completato una riga con tre token ricerca nel proprio laboratorio. In realtà sarà possibile avere anche token Premio o citazione nella riga, ma sarà necessario che almeno uno sia un token ricerca. Bisognerà “sbloccare” il segnalino Breakthrough spostandolo a destra seguendo la sede nella plancia, ottenendo il benefit disegnato. Ora si potranno totalizzare punti per i token presenti sulla linea, considerando che ogni token ricerca varrà 2 punti, ogni token Premio 4 e i token citazione 0. Per la comprensione dei token citazione rimando al regolamento, ma basti sapere che si tratta di una scorciatoia per la pubblicazione, usufruendo di uno studio precedentemente pubblicato. Alla fine dell’azione si otterrà un segnalino investimento.
Ricerca e sviluppo
In questa location le due azioni possibili sono:
Ricerca
Avanzamento
Al costo di un Voucher R&D la prima azione, ricerca, permetterà di avanzare di un passo nella corrispondente Funding Track. Il giocatore dovrà piazzare un bot in uno slot a disposizione, pagare un elemento chimico che, a differenza delle precedenti azioni, dovrà essere allocato direttamente in questa area e non nella supply. Si otterrà il benefit appena coperto dal bot e il token ricerca corrispondente.
La seconda azione, l’avanzamento, costerà due Vouchers R&D e si potrà svolgere solo se sarà presente una linea completa di studi nel laboratorio della propria plancia, con il segnalino Breakthrough già precedentemente spostato a destra. Bisognerà pagare dei Vouchers Scienza come descritto nella tessera clima estremo (alcune tessere non hanno costo) per poi spostare il segnalino sulla stessa in uno degli slot a disposizione. Si prenderà il benefit descritto sulla tessera. Si procederà alla costruzione del prototipo (adesso lo spiego che è importante) e un token Premio. Nel caso fosse il terzo token Premio, si prenderà anche il premio Nobel, innescando il fine partita.
Prototipo
Costruire il prototipo fa parte dell’azione avanzamento e permetterà di ottenere diversi punti. Considerando una colonna, il giocatore dovrà pagare parti meccaniche obbligatoriamente per ogni slot vuoto. Ogni slot occupato da un bot potrà non essere pagato da una parte meccanica. Per ogni parte meccanica pagata il giocatore guadagnerà 2 punti. Si otterranno anche 2 punti per ogni proprio bot e se ne regaleranno 2 ai bot degli avversari, a meno di non pagare in parti meccaniche quelli slot. La cosa particolare sarà che ogni parte meccanica dovrà essere presa dal proprio laboratorio, unicamente da tessere workshop allineate sulla stessa riga.
Fase B
La fase B prevede il tentativo dell’avviamento della macchina del tempo. Per prima cosa bisognerà determinare se l’esperimento avrà luogo, verificando che due condizioni si verifichino:
Almeno una delle tessere esperimento presenti è inerente al clima attivo
C’è un bot in ogni slot della colonna del clima attivo
Durante questa fase l’aiutante di Lativ, che si troverà in una colonna del laboratorio di Lativ, determinerà il tipo di clima attivo.
Se si verificheranno entrambe le condizioni, tutti i giocatori presenti con i propri bot avranno diritto al premio descritto nella tessera. I bot torneranno nei laboratori dei rispettivi proprietari. I giocatori pagheranno uno o due Voucher Scienza, come richiesto dalla tessera esperimento, per ottenere un numero di punti variabili moltiplicato per il numero di bot utilizzati. Come ulteriore ricompensa i giocatori otterranno un benefit, come descritto nella tessera esperimento e infine un token ricerca corrispondente al clima attivato.
Di contro, se non saranno soddisfatte entrambe le condizioni, l’esperimento non andrà a buon fine e i giocatori potranno decidere di fare tornare i propri bot ugualmente nel laboratorio.
Eventuali bot del dottor Lativ presenti nella colonna, qualunque sia l’esito dell’esperimento, torneranno nell’area di stoccaggio a loro dedicata.
La tessera esperimento andrà sostituita, nel caso sia stata attivata dalla presenza dell’aiutante del dottor Lativ. Una volta terminate le tessere esperimento si innescherà il fine partita.
Fase C
Ultima fase, la più breve da spiegare, altri non è che la riorganizzazione dell’ordine di turno, nel caso qualcuno lo avesse modificato con l’azione prendere l’iniziativa nella supply. Se il professore Lativ si troverà in questa location, avverrà una fase di rendita in cui i giocatori otterranno tutti i benefit sbloccati sull’area della plancia dedicata ai bot. Dopodiché il professore tornerà nella location 1 e prenderà a muoversi nel caso fosse raggiunto da qualche giocatore.
Considerazioni
Come dicevo non ho i mezzi per trarre delle conclusioni, ma posso cmq azzardare un paio di considerazioni. Per prima cosa ho notato che il gioco è complesso, ma meno di quanto bgg voglia darci a bere. È cmq tosto e non adatto a giocatori alle prime armi, ma non così devastante come altri suoi titoli a primo impatto. Ti fregano tutte quelle eccezioni che non ti permettono di giocare tranquillo senza dover scartabellare il regolamento avanti e indietro in continuazione!
Ci sono comunque degli elementi che non riesco proprio a capire, come il dover fare un turno post setup nella supply per raccogliere risorse (non bastava darle in fase di setup), oppure le tessere clima estremo che danno quasi la sensazione di essere state buttate lì per caso. Ok, se le trascuri diventano più onerose, ma completarle non è che ti diano chissà che cosa in cambio, se non un benefit quando ci piazzi sopra un segnalino Breakthrough. Se non fosse un passaggio obbligato per poter ottenere token Premio, nessuno se le filerebbe. Sembrano quasi una cosa aggiunta con l’idea di giocare in cooperativa… Peccato che non ci sia questa modalità nel gioco! Il mio parere è che sembra ci sia poca attinenza fra le azioni e il tema, cosa che è molto strana, conoscendo l’autore. Non mi aspettavo certo un gioco elegante, figurati, ma qui si raggiungono vette irraggiungibili per altri giochi. Giusto per farvi capire, nel primo turno di gioco sei obbligato a mettere il tuo meeple solo nello slot centrale di una location…
In fine
Ma quindi Weather Machine non mi è piaciuto? In realtà appena finito ho avuto degli svarioni e mi sono sentito lobotomizzato. Sarà dovuto alla quantità di sangue al cervello e allo sforzo dovuto per pomparlo, ma poi a mente fredda ho iniziato a ripensare. Il gioco mi è piaciuto, sì, l’ho trovato eccessivamente intricato, ma allo stesso tempo affascinante. Non riesco a collocarlo in una graduatoria a confronto con altri giochi dello stesso autore, ma sicuramente dipende dal fatto che ne ho appena scalfito la scorza.
Sotto il punto di vista estetico e della componentistica Weather Machine è qualcosa di sublime. Plance dual layer precise come solo la Eagle-Gryphon sa fare e immancabile inserto per organizzare il tutto (anche se un po’ più scomodi del solito a mio avviso). La mano dell’artista Ian O’Toole si riconosce e offre scorci di un mondo fantastico che non sfigurerebbe in un prodotto dello Studio Ghibli. Anche l’iconografia è chiara ed è di supporto al gioco. Certo, all’inizio sarà spiazzante, ma dopo la prima partita si saranno assimilati simboli e figure. Non chiedetemi dell’espansione o della modalità solitario che ancora nemmeno li ho letti. Lascio raffreddare il cervello prima.
Confessione
Devo farvi una confessione: ho scritto tanto (anche una manciata di parole in più rispetto a questo articolo), ma molto meno di quello che avrei voluto. In realtà mentre stavo preparando l’articolo di Weather Machine è uscita la traduzione in italiano del regolamento e quindi ho ritenuto non servisse più una spiegazione dettagliata di ogni singola sfumatura del gioco come inizialmente preventivato. Ho quindi cercato di condensare tralasciando qualcosina.
Non prendete le mie parole come oro colato. Non fatelo mai a prescindere con nessun recensore, blogger, youtuber, ma soprattutto in questo caso con me, perché questa è davvero una panoramica molto superficiale data da un approccio allo stato embrionale di un gioco decisamente complesso. Spero serva a farvi comprendere qualcosa di più di Weather Machine e possa aiutarvi a decidere se vale la pena provarlo o meno. Altrimenti, azionate la macchina del tempo e tornate indietro a prima di leggere l’articolo. Ah no, è vero, non è quel tempo lì…
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A chi legge porta via poco tempo, a chi scrive serve per capire se si sta andando nella giusta direzione.
L’importante è essere costruttivi anche nelle critiche.
Carnegie è un gioco di Xavier Georges per 1-4 giocatori dalla durata di oltre 120 minuti a partita, edito dalla Quined Games e portato in Italia da Tesla Games. La cosa che colpisce a prima vista di questo gioco è l’aspetto estetico, con il sontuoso lavoro fatto dall’artista Ian O’Toole, il cui nome negli anni è diventato sinonimo di qualità.
Attenzione, le immagini nell’articolo fanno riferimento all’edizione Deluxe, che differisce dall’edizione standard per materiali, la presenza dell’espansione con dipartimenti extra e soprattutto per la presenza di un comodo organizer interno.
Ero indeciso se parlare o meno di questo gioco, più che altro perché avevo già scritto di altri titoli della Tesla Games, come ad esempio Messina 1347 o Imperial Steam e non volevo monopolizzare il blog sempre con lo stesso editore, ma dopo aver chiesto ai miei “milioni” di follower su Instagram, i quali desideravano un articolo anche su Carnegie, ho deciso di andare oltre questa mia fisima. Mica è colpa mia se localizzano solo giochi che mi piacciono!
In questo articolo ho tralasciato tutta la parte del solitario e dell’espansione, concentrandomi più che altro nel fare una panoramica del gioco e delle sue meccaniche.
Carnegie il benefattore
Questo gioco è ispirato alla figura di Andrew Carnegie, uomo d’affari scozzese che a metà del 1800, ancora bambino, emigrò negli Stati Uniti e che da zero riuscì a creare un impero industriale, diventando fra gli uomini più ricchi e influenti della terra. Carnegie viene oggi ricordato come grande filantropo e mecenate, che arrivò a donare 350 milioni di dollari in fondazioni caritatevoli e culturali. Famose le oltre 2500 biblioteche che portano il suo nome. Ok, il momento Wiki è finto, parliamo un po’ del gioco.
Lo scopo
In Carnegie i giocatori dovranno seguire le orme del grande industriale, dividendosi fra la gestione della propria azienda e le donazioni alle diverse fondazioni. Sarà essenziale sviluppare una rete di collegamenti fra piccole, medie e grandi città, mediante opere di edilizia residenziale, industriale, commerciale e d’intrattenimento, permettendo ai giocatori di ottenere punti in base alle tecnologie di trasporto raggiunte nelle quattro diverse aree geografiche degli Stati Uniti. Anche le donazioni saranno determinanti e a fine partita restituiranno molti punti per le opere svolte.
Come si gioca a Carnegie
Una partita a Carnegie dura venti turni, scanditi dal movimento del Segnalino Temporale (un ingranaggio di metallo nella versione Deluxe dal peso di mezzo chilo circa) su di una serie di quattro tile di cartone, scelte a caso fra otto, fronte retro, denominate Linee Temporali. Scegliendo un simbolo tra quelli disponibili (sempre dal più libero a sinistra) si determinerà da prima un evento da svolgere e successivamente l’eventuale azione del dipartimento corrispondente. Per ultimo, si potranno assegnare tutti i propri lavoratori non ancora impegnati nei dipartimenti, rendendoli pronti a lavorare. Prima di parlare degli eventi, diamo un’occhiata alle plance dei giocatori.
Tecnologie
Ogni giocatore disporrà di una plancia azienda dove in fase di setup si dovranno inserire le 4 Linguette Progresso. Cosa sono? Degli elementi mobili che verranno man mano rivelati durante la partita, offrendo delle rendite cumulative durante la risoluzione della fase eventi. Sulle plance si troveranno dei dipartimenti già stampati, dove andranno collocati i nostri meeple. Nel gioco i meeple potranno essere spostati, in maniera ortogonale, per poter essere attivati, permettendone l’esecuzione. No, non li vediamo tutti in questo articolo, altrimenti rischiamo di andare troppo lunghi, vi basti pensare che i meeple sdraiati non performeranno mai azioni e che per essere tirati su, alla fine della fase dell’uso dei dipartimenti da parte di tutti i giocatori, bisognerà pagare il costo riportato sulla plancia sotto gli slot occupati dagli stessi.
Eventi ed eventuali
Gli eventi in Carnegie sono di due tipi, sempre presenti entrambi in ogni Linea Temporale:
Rendita
Donazioni
Rendita
In base all’area missione (zona geografica) attivata, tutti i meeple presenti in quell’area potranno essere attivati. Ovviamente a inizio partita non ce ne sarà presente nessuno, ma nel prosieguo del gioco ci si troverà spesso a dover scegliere se usufruire di questo evento o meno. Attivare i meeple, precedentemente mandati in missione, sarà l’unico modo per riportarli nella propria azienda, ottenendo bonus per i livelli raggiunti dagli stessi (dopo spiego come fare) e per le tecnologie sviluppate nella propria plancia.
Donazioni
Fare donazioni è l’altra tipologia di evento disponibile, decisamente importante nel gioco e ben tematizzata, che permetterà a fine partita di ottenere punti per il raggiungimento di determinate situazioni. Dal costo progressivo di 5 monete per la prima donazione, 10 per la seconda, 15 la terza e così via, i giocatori sceglieranno un tipo di donazione esclusiva che gli permetterà di guadagnare fino a un massimo di 12 punti vittoria per donazione. Nel gioco alcuni modificatori potranno variare alcuni dei valori qui citati.
Dipartimenti e azioni in Carnegie
Dopo l’esecuzione dell’evento si procederà all’attivazione di tutti i dipartimenti della propria plancia con lo stesso simbolo scelto sulla Linea Temporale.
I dipartimenti sono 4:
Risorse Umane
Management
Costruzione
Ricerca e Sviluppo
Risorse Umane
Le risorse umane sono quei dipartimenti che hanno a che fare con lo smistamento dei propri meeple negli altri dipartimenti. Il dipartimento iniziale, stampato sulla plancia giocatore, riporta infatti tre frecce verticali e orizzontali, che indicano i numeri di movimenti ortogonali possibili per ogni meeple attivato nel dipartimento (tre per l’appunto). Un meeple è già presente, stampato sul dipartimento stesso, a indicare che ci si potrà muovere sempre almeno di tre spazi. Da ricordare, fondamentale, che ogni volta che un meeple muoverà in un dipartimento, andrà collocato sdraiato. Poverini si stancano a camminare!
Management
Il management inizialmente è presente in ben due dipartimenti. Nel primo si potrà performare l’azione di ricevere 3 soldini oppure ricevere 1 cubetto, o inviare un lavoratore in missione per ottenere 6 soldini o 2 cubetti. Ricordate il discorso delle missioni? Mandare un lavoratore in missione (nella mia ditta si dice mandarlo in trasferta) permetterà poi di farlo tornare durante l’evento della rendita, se attivata la stessa regione in cui presente. Attenzione, più lavoratori saranno presenti in una regione, maggiori saranno le ricompense quando torneranno a casa. Fra le rendite bisognerà aggiungere anche i valori delle proprie tecnologie sbloccate, ma in questo caso usufruendone una volta per rendita, indipendentemente dal numero di lavoratori presenti.
Dicevo di una seconda azione prestampata inerente il management, ovvero quello della Pianificazione Strategica. Questo dipartimento permetterà di scegliere e piazzare un nuovo dipartimento al costo di 1 o 2 cubetti. 1 cubetto se il dipartimento verrà piazzato in uno spazio vuoto dove è già presente un lavoratore, preventivamente piazzato. Al costo di 2 cubetti se piazzato in uno spazio vuoto senza lavoratori.
In realtà a inizio partita, in fase di setup, verrà fatto scegliere un dipartimento fra quelli disponibili e il primo nuovo dipartimento da piazzare dovrà essere per forza quello.
Costruzione
La costruzione permetterà di sviluppare progetti per edifici commerciali, industrie, alloggi e d’intrattenimento. Anche in questo caso bisognerà mandare il lavoratore attivato in missione in una delle quattro regioni. In base alla scelta della regione si potrà piazzare un dischetto, prelevato dalla linguetta del progetto, sbloccando di fatto una nuova rendita. In base alla linguetta dalla quale si sarà prelevato il dischetto, bisognerà piazzarlo sulla tipologia corrispondente di progetto. Il costo, 1 o 2 cubetti, è riportato sulla linguetta stessa.
Quindi, per fare chiarezza, se prendiamo il dischetto dalla linguetta più in basso, quella colore verde con il simbolo di una casa, dovremo necessariamente piazzarlo in un’area con lo stesso simbolo, nella regione dove avremo mandato in missione il lavoratore, al costo di 1 cubetto.
Ricerca e Sviluppo
Ultimo dipartimento stampato, la Ricerca e Sviluppo permetterà di fare avanzare le proprie reti di trasporto e sviluppare nuove tecnologie. Per ogni lavoratore attivato, si avranno a disposizione 3 punti avanzamento per muovere gli indicatori trasporto (dischetti piazzati in fase di setup) nelle 4 regioni o per estrarre le linguette delle tecnologie. Avanzare il dischetto nelle regioni permetterà, quando attivato l’evento rendita, di ottenere maggiori benefici nel riportare un lavoratore a casa. Non solo, a fine partita, in base al livello raggiunto, aumenterà il coefficiente dei punti guadagnati per i collegamenti. Lo vedremo meglio fra poco. Estrarre le linguette delle tecnologie, oltre che far ottenere nuovi dischetti utili per costruire progetti sulla mappa, permetterà (una volta liberati) di ottenere nuove rendite.
Fine del gioco
Come scrivevo poco sopra, connettere le grandi città fra loro sarà determinante per ottenere un punteggio alto, ma tutto sarà subordinato all’avanzamento tecnologico raggiunto nei trasporti. Una tabella presente sulla plancia mostrerà il range di punti ottenibili in questa maniera, fino a un massimo di 36. Sì otterranno punti per numero di dipartimenti, lavoratori attivi, progetti costruiti e tecnologie sbloccate. Soprattutto per le donazioni fatte, perché si sa, non c’è nulla che arricchisca più di un atto di generosità verso il prossimo.
Carnegie in conclusione
Carnegie mi ha conquistato inizialmente per la bellezza grafica e la qualità dei materiali, ma poi si è rivelato un gioco di sostanza. La coerenza e la linearità delle sue azioni permette una veloce comprensione del gioco, lasciando la mente libera di ragionare sulle possibili strategie da attuare. Ha una pecca, indubbiamente, ovvero quella che deve essere spiegato tutto, dall’inizio alla fine, dipartimento per dipartimento, per evitare che si parta svantaggiati. Non è una spiegazione eccessivamente complessa, ma è comunque impegnativa e lunga e sentirsi dire: “ok ci siamo, adesso vi spiego tutti i dipartimenti così che possiate scegliere il vostro iniziale“, un po’ è una badilata nelle parti basse. È inevitabile e può non piacere a tutti. C’è qualcuno a cui piace? Tuttavia, superato questo scoglio, resta davanti un’esperienza davvero gratificante e piacevole che porterà soddisfazione a tutti i giocatori.
Il mio dipartimento preferito? Il numero 12, quello che si chiama Comunicazione, perché offre un’abilità permanente che permette di risparmiare sulle donazioni, pagando per multipli di 3 soldini anziché 5. Cioè, non so se avete capito, faccio beneficenza, ma pagando meno e ottenendo lo stesso prestigio di chi paga di più. Un po’ come quando durante la questua in chiesa metti la monetina da 50 centesimi anziché quella da 1 o 2 euro come tutti. Tanto lo sai che il Signore ti vuole bene lo stesso anche se sei uno spilorcio…
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Torniamo a parlare di giochi come si deve, facendolo con un gioco fatto davvero come si deve. Non sto scherzando, Messina 1347 è un titolo che offre un sistema di gioco impegnativo ma non eccessivamente complesso, capace di soddisfare anche i palati più fini.
“Nel 1347, una galea genovese proveniente dalla penisola di Crimea arrivò in Sicilia e attraccò nell’antico porto di Messina. Sulla galea c’erano dei ratti. I ratti avevano le pulci. E le pulci trasportavano la pestilenza che sarà riconosciuta poi come Peste Nera. Nei successivi 4 anni, morirà metà della popolazione delle città Europee.”
traTTO dal regolamento
Titolo della Delicious Games, portato in Italia da Tesla Games, che ultimamente sta inanellando una serie di colpacci mica male, Messina 1347 è un piazzamento lavoratori ben tematizzato, per 1-4 giocatori dalla scorza dura: non un gioco da proporre a “un primo appuntamento”. È presente dunque una modalità solitario, che ammetto di non aver ancora provato e che onestamente non so se mai proverò, non amando particolarmente giocare da solo.
Gioco di Raúl Fernández Aparicio, di cui sappiamo poco, e Vladimír Suchý, invece molto conosciuto e apprezzato per giochi come Pulsar 2849, Underwater Cities e Praga Caput Regni, quest’ultimo portato anch’esso in Italia da Tesla Games.
Messina 1347 in breve
In Messina 1347 i giocatori dovranno cercare di contrastare la diffusione della peste nella città purificando le aree colpite con il fuoco, ottenendo in cambio un avanzamento nel tracciato registro della popolarità. Dovranno cercare di salvare gli abitanti ed eventualmente mettere in quarantena quelli colpiti dalla peste.
Potranno sfruttare le loro competenze mettendoli a lavorare nei distretti sulla propria plancia giocatore, o costruendo botteghe e addirittura capanni per la quarantena migliorata per mettere a lavorare anche gli appestati… un po’ quello che capita oggi a chi ha il covid e può lavorare da casa. I giocatori potranno eseguire azioni in base al settore delle città selezionate, cercando di ottimizzare il proprio motore di gioco, facendo avanzare i propri segnalini sui due tracciati: registro cittadino e registro ecclesiastico. Nel corso del gioco potranno debellare la peste in quartieri della città, ripopolando Messina e ottenendo rendite e punti reputazione, ma anche punti negativi sotto forma di bei rattoni qualora la peste continuasse a colpire l’area.
Vediamo più da vicino
Messina 1347 offre una buona variabilità al setup che, in base al numero di giocatori, porterà a una diversa disposizione delle tessere esagonali che compongono la città. Le tessere saranno posizionate in maniera casuale, ma seguendo uno schema predefinito. Ogni tessera esagono, anche detta esagono rione, avrà diversi elementi quali un colore di riferimento, un ratto disegnato in diverse pose, dei simboli corrispondenti ad azioni e un valore di ripopolazione.
All’inizio di ogni round bisognerà ruotare in senso orario la ruota della popolazione, un disco di cartone che ruotando rivelerà una serie di informazioni quali la posa del ratto, per la collocazione dei cubetti peste sulle tessere con la stessa immagine, e dei colori abbinati a tre diversi tipi di abitanti, per la distribuzione degli stessi sulle tessere dal colore corrispondente.
Luogotenenti
I giocatori seguendo l’ordine di turno posizioneranno un proprio luogotenente (meeple) su un esagono rione, prelevando abitanti se presenti e mettendoli sulla tenuta della propria plancia giocatore, oppure nel primo spazio di uno dei quattro capanni quarantena se presente un cubetto peste.
Una volta salvato il o gli abitanti presenti sulla tessera, si potrà debellare la peste se presente un cubetto o più, utilizzando segnalini fuoco e avanzando sul tracciato del registro di popolarità. In caso non si riuscisse a debellare la peste, per mancanza di segnalini fuoco, si riceverà un segnalino ratto, dei carinissimi topastri neri che a fine partita varranno punti negativi!.
Dopo aver combattuto la peste sarà possibile eseguire l’azione presente sull’esagono, ottenendo risorse come monete, legno, fuoco e avanzamenti sui tracciati. Fra le azioni più utili ci sarà quella della costruzione, con il simbolo di una sega, che permetterà di erigere botteghe o capanni migliorati per la quarantena. Alla fine di ogni round, per ogni abitante presente nelle botteghe o nei capanni migliorati, sarà possibile ottenere delle rendite.
I supervisori
Avere abitanti nella propria tenuta permetterà, quando attivati dai movimenti di uno dei tre supervisori, di ottenere i vantaggi associati agli stessi. In base al movimento dei supervisori, nel prosieguo del gioco, si potranno attivare più abitanti e ottenere più vantaggi. Anche progredendo sui tracciati registri si potranno sbloccare delle migliorie, inanellando una serie di benefici come ad esempio dei nuovi meeple da poter utilizzare nel corso del gioco.
Agli estremi della città saranno presenti quattro porti dove attraccheranno le galee, portando la peste con loro. La tessera porto, diversa dalle altre tessere città per forma, avrà anche un’area molo che, a differenza di tutte le altre tessere rione, non sarà esclusiva. Più meeple potranno trovarvisi in contemporanea. Debellando la peste su di una nave si otterrà il segnalino nave, e ottenendo un numero pari di segnalini nave, si potrà fare avanzare un proprio supervisore di un passo sulla plancia giocatore attivando gli abitanti come da prassi.
Rendite
Al termine di ogni round i giocatori riceveranno le rendite in base ai cittadini presenti nelle botteghe e nei capanni quarantena migliorata, poi gli appestati avanzeranno di un passo verso destra, passando dallo slot 1 al 2, oppure dal 2 a una casella della propria plancia giocatore. Tutti i meeple nella città di Messina andranno sdraiati, e i cittadini rimasti nelle tessere con la peste andranno rimossi dal gioco.
Verrà rifatto l’ordine di turno, seguendo il posizionamento sull’ordine tracciato richiesto per quel round, si farà attraccare una nuova galea e si aggiungerà un nuova tessera rione, seguendo le istruzioni sul regolamento per il corretto posizionamento.
La Ruota della Popolazione
Dopo aver ruotato la ruota della popolazione, assegnati nuovi cubetti peste e nuovi abitanti, si proseguirà con un nuovo round di gioco. Dal primo giocatore si potrà rialzare un proprio meeple sdraiato per ripetere la stessa azione già eseguita in precedenza, oppure muoverlo in un esagono adiacente, in maniera gratuita, o altrove al costo di una moneta per ogni ulteriore tessera saltata. Nessun meeple potrà essere posizionato su di una tessera già occupata da un altro meeple in piedi.
La partita finirà al termine del sesto round, dopo la fase di rendita. Verranno assegnati punti in base al posizionamento sui tracciati registri e ne verranno scalati a seconda della quantità di ratti accumulati. Si assegneranno punti in base al raggiungimento dei livelli sulla plancia pergamena e per le tessere ripopolamento posizionate nella città.
Consigli di gioco
Messina 1347 è un gioco che sto apprezzando sempre più, partita dopo partita. Sicuramente nell’ultimo periodo l’ho giocato con assiduità e con piacere, non subendo la tanto decantata ripetitività letta altrove. Come dicevo all’inizio di questo articolo, Messina 1347 è un gioco per giocatori esperti ma non pesante o troppo complesso da imparare.
Ho meno di dieci partite alle spalle, sicuramente non abbastanza per trarre delle conclusioni degne di una recensione, cosa che questo articolo non vuole essere, ma una cosa l’ho capita fin da subito: gli appestati li devi fare lavorare il prima possibile! Fin dal primo round bisogna concentrarsi nella realizzazione di almeno un capannone quarantena avanzato, per poter mettere a lavorare quegli abitanti scansafatiche che, dietro la scusa di un “virus”, pretendono di starsene con le mani in tasca a fare nulla!
Altra cosa su cui concentrarsi è il cercare di ottenere il prima possibile altri meeple per poter fare più azioni, cercando di avanzare sul tracciato registro cittadino. Altro metodo per sviluppare un buon motore di gioco è quello di sfruttare al meglio l’area sulla plancia giocatore, mettendo nel proprio distretto abitanti al lavoro, cercando di potenziarli e attivandoli spesso. Un punticino può sembrare poca roba, ma se sfruttato a dovere può fruttare un bel gruzzoletto a fine partita.
In conclusione
Messina 1347 è un titolo di medio alta complessità che offre un sistema di gioco appagante. Se vi aspettate delle meccaniche innovative potete andare e guardare altrove, ma se vi “accontentate” di avere fra le mani un titolo solido, piacevole e ben realizzato, dategli una chance. Ben ambientato, per gli standard di un eurogame, propone meccaniche di gioco coerenti e perciò intuitive e facili da memorizzare.
Il sistema modulare delle tessere rione con cui viene creata una città diversa a ogni partita, offre già di per sé una buona variabilità, ma se ciò non bastasse, con la variante avanzata e le plance asimmetriche, c’è da sbizzarrirsi. Molto interessante la selezione del primo giocatore ad ogni round, rimbalzando fra i diversi tracciati registro, così da spingere i giocatori a sviluppare il proprio gioco su più fronti.
Per concludere, alla fine è tutta una corsa a bruciare la città, prendere poveracci ammalati, sbatterli a lavorare in dei capanni e farsi fighi con gli altri guadagnando popolarità…
Mi ricorda i bei tempi delle medie!
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Raramente mi capita di parlare di un gioco da tavolo partendo dalla fine. Solitamente prendo spunto dall’idea, dal setting o dal sistema di gioco e ci costruisco sopra un’introduzione. Con questo articolo è andata diversamente, sono rimasto così affascinato dalla lettura delle ultime pagine del regolamento di One Small Step, che mi è sembrato giusto partire così. Un’appendice concentrata ma ben curata ed esaustiva, capace di aggiungere tante nozioni e colmare le curiosità dei giocatori. Dettagli, certo, ma che fanno apprezzare ancora di più la passione con cui è stato ideato questo gioco da tavolo.
In questo articolo vedremo solo le cose principali che caratterizzano One Small Step perché c’è davvero parecchio materiale. Per una lettura più approfondita rimando direttamente al regolamento.
La corsa allo spazio
A conti fatti andare sulla Luna nel 1969 non dev’essere stato proprio un gioco da ragazzi. Immaginate due superpotenze, entrambe spinte dall’entusiasmo per una seconda guerra mondiale appena vinta e conseguente boom economico. Una pressione mediatica innescata da dichiarazioni politiche altisonanti, in un clima di sospetto e tensione crescente che di lì a poco sarebbe stato ribattezzato con il nome di guerra fredda. Una vera e propria lotta contro il tempo, con tecnologie per l’epoca avveniristiche ma ancora non sufficienti a realizzare quello che sembrava impossibile. Eppure, alle volte, anche i limiti che appaiono irraggiungibili vengono infranti. La caparbietà, il coraggio, il sacrificio di uomini e donne il cui lavoro, spesso sottotraccia, ha permesso loro di toccare la luna. Di scrivere la storia.
Il lato oscuro della luna
Con One Small Step potremo riscrivere questa storia e rivivere i momenti iconici della corsa allo spazio, dando un’impronta diversa e anche, perché no? un finale diverso. Personaggi di rilievo delle due rispettive agenzie spaziali potranno essere assoldati dalla controparte nemica, regalando situazioni paradossali e affascinanti allo stesso tempo. Chi riuscirebbe a resistere alla tentazione di assoldare uno Jurij Gagarin alla NASA?!
One Small Step è un gioco gestionale di programmazione e opportunismo, che mette due fazioni l’una contro l’altra: Stati Uniti e Unione Sovietica, che si daranno lotta nel tentativo di raggiungere per primi la luna, in un botta e risposta continuo ed estenuante. Ogni singola decisione dovrà essere valutata con la consapevolezza di possibili attacchi diretti o indiretti in risposta.
One Small Step in breve
One Small Step è principalmente un piazzamento lavoratori portato in Italia da Fever Games. Titolo per 2-4 giocatori, adatto dai 14 anni per partite dalla durata di 60-90 minuti, appare più complesso di quello che realmente è. Nonostante sia un titolo pensato per darsi battaglia uno contro uno, One Small Step può essere giocato con soddisfazione anche in squadre di due giocatori con una suddivisione dei compiti: un giocatore controllerà il dipartimento di ingegneria, l’altro il dipartimento di controllo.
La gestione dei due dipartimenti sarà molto importante, soprattutto nella selezione delle azioni esclusive sulla terra e sulle carte evento, il cui scopo ultimo sarà quello di raccogliere risorse per affrontare missioni spaziali. In One Small Step le due fazioni andranno a costruire il proprio motore di gioco, migliorando risorse, reclutando personale e cercando di portare a termine quante più missioni possibile.
Panoramica di One Small Step
Il tabellone di gioco presenta un’area con il pianeta terra, in cui saranno presenti delle azioni esclusive. Ogni zona potrà essere occupata solo da un meeple, che in base alla tipologia (ingegnere o controllore), gli permetterà di eseguire l’azione dedicata.
L’area media presente sul tabellone determinerà l’iniziativa fra i giocatori. In questa track l’Unione Sovietica partirà avanti di un punto rispetto agli Stati Uniti. Man mano che si susseguiranno degli avanzamenti, verranno rivelate delle tessere bonus media che i giocatori conquisteranno, ottenendo migliorie o abilità.
Risorse e carte
In One Small Step sono presenti 9 tipi di risorse, suddivise in tre categorie:
Ogni risorsa potrà essere di tipo temporanea (segnalino tondo) o permanente (segnalino quadrato).
Le due fazioni avranno nella propria plancia agenzia, in alto, delle aree adibite allo stoccaggio delle risorse in base alla loro categoria. Queste risorse potranno essere guadagnate durante il gioco, principalmente mediante l’utilizzo del dado corrispondente.
Le carte sono il fulcro del gioco, attraverso la loro pesca i giocatori decideranno la strategia da seguire. Le Carte Missione verranno pescate e posizionate sulla plancia in una delle due aree denominate Meno 2 e Meno 1. L’area Meno 2 sarà la più lontana dal lancio e offrirà al giocatore una risorsa a caso data dal lancio di un dado rosso (categoria satellite), ma l’area Meno 1, più vicina a quella del lancio, offrirà una risoluzione più veloce. Le Carte Missione, una volta giunte nella Zona di Lancio, dovranno aver assolto le richieste di risorse per portare benefici, altrimenti i giocatori subiranno dei malus.
In dotazione a ogni fazione saranno date dell Carte Missione equipaggio, delle missioni personali che i giocatori potranno assolvere durante la partita. Le carte Eventi saranno principalmente di due tipi: Carte Sviluppo a sfondo verde e Carte Personale a sfondo blu. Le Carte Personale andranno piazzate alla destra della plancia e non potranno essere più di tre in gioco. Le altre potranno restare in mano senza alcun limite.
Fasi di gioco di One Small Step
Ogni partita a One Small Step sarà composta da una serie di round e terminerà al raggiungimento di una delle seguenti condizioni di fine partita:
Una fazione raggiunge per prima la luna.
Una fazione termina il proprio mazzo personale di missioni equipaggio.
Sono terminate le carte del mazzo eventi.
Ogni round si articola in sette fasi di gioco:
Countdown
Rifornimento
Pesca delle Carte
Piazzamento Lavoratori
Personale
Giocare Carte
Lancio Missione
La fase Countdown sposterà avanti di un passo le Carte Missione sulle plance dei giocatori, avvicinandole al momento del lancio. La fase Rifornimento rivelerà 4 Carte Evento sulla plancia e riattiverà tutte le risorse permanenti. La Pesca delle Carte farà pescare una carta per dipartimento, alternando le due fazioni. Il dipartimento controllo potrà scegliere se pescare una Carta Missione Satellite dal Mazzo Comune o una Carta Missione Equipaggio dal Mazzo Personale. Il dipartimento di ingegneria potrà pescare dalle stesse due alternative, ma eventualmente anche dal Mazzo Eventi, aggiungendo la carta alla propria mano (o alla destra della plancia se di tipo Personale).
Il Piazzamento Lavoratori si svolgerà alternata fra le due fazioni e attiveranno delle azioni presenti sul tabellone o sulle Carte Evento rivelate. La fase Personale permetterà a ogni fazione di utilizzare le Carte Personale poste alla destra della plancia per attivarne (una volta per turno) gli effetti. La fase Giocare Carte permetterà di giocare Carte Sviluppo dalla mano, pagando i costi in risorse e ottenendo gli effetti relativi. Per finire, la fase Lancio Missione, il punto d’arrivo del round dove tutte le Carte Missione presenti nell’ultimo slot della plancia agenzia andranno risolte. Si potranno risolvere le carte presenti nell’ordine desiderato, ottenendo successi minori o maggiori, soddisfando le richieste pagando risorse come richiesto, oppure fallendo la missione e subendo penalità.
Anche meno
Ho tralasciato diversi punti del manuale, ma non era mia intenzione fornire un’alternativa alla sua lettura. One Small Step merita di essere affrontato con la dovuta attenzione, così da poterne apprezzare ogni attimo durante la partita.
Ammetto che la prima volta davanti alla plancia non tutto appare molto immediato, ma in realtà ci si mette poco a capire la simbologia e la logica del gioco. Per abbattere un po’ le difficoltà iniziali, il gioco può essere affrontato in una modalità principiante, sfruttando una mini plancia azioni ed evitando l’utilizzo di alcune carte. Poche modifiche così da impratichirsi con il sistema di gioco.
E guardo il mondo da un oblò
One Small Step è un ottimo gioco che si fa apprezzare per la cura e l’attenzione date al tema e il bel ritmo al tavolo. Il sistema di gioco è in realtà molto semplice, si tratta di creare un motore e di collezionare risorse da evolvere e reinvestire. L’interazione indiretta per la lotta sulle carte e gli spazi azione è viva, ma non asfissiante, così come quella diretta quando si appioppano richieste extra sulle missioni avversarie. Fallire una missione non è semplice ma possibile, bisogna non aver prestato bene attenzione e aver sbagliato i propri calcoli.
Nella scatola del gioco è già presente l’espansione: Eroi Sconosciuti, con un piccolo mazzo di Carte Personale con altre personalità tutte da scoprire, per aggiungere più varietà a ogni partita.
Vista l’abbondante presenza di risorse sarà necessaria l’organizzazione della scatola con le ziplock (presenti nella scatola) o addirittura, come fatto dal sottoscritto, con un portaminuterie in plastica di quelli economici. L’esperienza di gioco ne guadagnerà, velocizzando le operazioni di setup.
One Small Step è un gioco da tavolo si differenzia dagli altri gestionali, puntando l’accento sulla parte storica. Le carte che compongono il gioco sono piccole perle da scoprire avidamente, se appassionati del momento storico.
Tuttavia, per alcuni potrebbe essere spiazzante avere tutta una serie di riferimenti storici precisi su carte e manuale e poi ritrovarsi a giocare con elementi fuori posto. A me questa parte in realtà ha divertito, poi, come logico, tutto il flavour del testo e delle immagini è scomparso, passando in secondo piano e lasciando che l’attenzione fluisse unicamente sulle icone.
Il gioco l’ho apprezzato in due giocatori e credo sia la configurazione migliore per giocarlo. Anche in quattro è molto interessante e onestamente non pensavo mi sarebbe piaciuto, invece ha risvegliato quella sensazione piacevole di lavoro di squadra che raramente si trova in un gioco da tavolo gestionale. Non ho provato One Small Step in tre giocatori, ma sono abbastanza certo che non lo proporrei al mio gruppo di gioco in quella configurazione, avendo tante altre alternative in libreria.
Ringrazio nuovamente la Fever Games per avermi fornito la scatola di valutazione.
Se volete sapere qualcosa di più su One Small Step, date un’occhiata anche al bel fumetto realizzato dall’amico Riccardo Giardina.
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L’importante è essere costruttivi anche nelle critiche.
Ci sono giochi che mettono paura. Scatole imponenti con tabelloni, plance e segnalini che solo a guardarli senti il bisogno di farti il segno della croce. Regolamenti così spessi e fitti di pagine, che ti fanno pensare immediatamente al problema del disboscamento in Amazzonia. Ecco, Imperial Steam rientrava in questa categoria incarnando tutte le mie paure!
L’esperienza insegna
Io sono un giocatore abbastanza duttile, tolti i cooperativi, che non amo particolarmente, riesco a divertirmi con tutti i tipi di giochi. Prediligo i gestionali e adoro particolarmente quelli belli pesi, ma allo stesso tempo mi spaventano. Retaggio di qualche errore del passato in cui mi sono trovato in difficoltà con regolamenti ostici, pieni di eccezioni e continui salti avanti e indietro fra le pagine, finendo per annaspare nel momento della spiegazione.
Ora ho imparato due cose:
Evito quando possibile di spiegare giochi troppo impegnativi. Lascio fare a chi è più portato di me.
Evito di spiegare un gioco senza prima averlo letto e riletto per bene, magari facendoci un giro di prova in solitario.
Ma perché tutto questo preambolo? Perché con Imperial Steam mi sono trovato a infrangere entrambi questi dogmi, spiegandolo senza averlo mai giocato e dopo una sola lettura!
Questione di leggibilità
Imperial Steam è un gioco dal regolamento scritto in maniera eccellente, lineare e facile da spiegare. Ci sono diverse cose da tenere a mente, ma tutte con una logica che, una volta colta, aiuta a non perdersi. Ci vuole il suo tempo e bisogna entrare nel mood giusto, perché stiamo parlando comunque di 32 pagine! Il gioco è in inglese, ma su BGG al momento in cui scrivo si trova il regolamento tradotto in italiano. Dico al momento perché è stata annunciata una prossima edizione italiana a opera di Tesla Games!
Al di là dell’età consigliata, improponibile per noi italiani, la durata devo ammettere che non è affatto lontana dalla verità. Certo, fuori la spiegazione e il setup, altrimenti arriviamo tranquillamente sulle tre ore. Il setup infatti è un’altra cosa che si fa subito notare in questo gioco! L’unica soluzione è il lavoro di squadra, altrimenti, se tutto viene demandato a un’unica persona, c’è il rischio di andare troppo per le lunghe.
Ho già detto che questo è un gioco complesso e adatto a giocatori non alle prime armi?
In Imperial Steam pianificare è tutto
Complesso, ma non difficile da apprendere. Lo scopo del gioco sarà quello di creare la propria linea ferroviaria nell’arco di 8 round o meno e guadagnare più soldini degli altri avversari. Anche meno di 8 round perché la partita potrebbe finire prima, nel caso un giocatore riuscisse a collegare Vienna (città di partenza) a Trieste. Questa eventualità innesca una delle cose più interessanti del gioco. Fra poco ci torniamo.
Ogni round si sviluppa in una serie di fasi, dove la principale è quella delle azioni. Le azioni verranno svolte dai giocatori utilizzando dei segnalini a forma di mano, che verranno piazzate su delle tessere. Si partirà con solo due manine per poi aumentare gradualmente ad ogni round fino ad arrivare a cinque. La particolarità è che le azioni selezionabili non sono esclusive. Più giocatori potranno selezionare la stessa azione senza alcun problema, ma nel caso un giocatore decidesse di ripetere un’azione utilizzata in precedenza dovrà pagare una penalità sul tracciato influenza.
L’influenza in Imperial Steam
L’influenza fin dai primi momenti di gioco si rivela essere una delle parti determinanti, strategicamente parlando. Inizialmente, prima ancora che ogni fase abbia inizio, i giocatori dovranno fare una puntata al buio. Tutti dovranno scegliere una quantità di denaro da spendere per determinare il punto di partenza sul tracciato influenza, per poi rivelarla tutti insieme e determinare così l’ordine di turno. Le puntate saranno nascoste e comporteranno mediamente un esborso considerevole ma necessario. Forse non sarà chiaro immediatamente alla prima partita, ma per non trovarsi fin da subito ad imprecare, sarà imperativo avere un livello di influenza pari ad almeno uno dei segnalini Hub city. Le Hub city sono quattro città speciali dove i giocatori potranno acquistare manodopera, ma solo se avranno raggiunto il livello di influenza richiesto.
Treni che passione
Nel gioco l’azione principale sarà quella dei collegamenti ferroviari, per poterlo fare i giocatori dovranno pagare risorse e spendere manodopera. In alcuni casi si dovrà utilizzare manodopera specializzata se le tratte lo richiederanno. Il costo in risorse sarà lo stesso per la costruzione di una o due tratte, ma la difficoltà sarà nella gestione dei lavoratori e dell’eventuale esborso in denaro per l’utilizzo di tratte già costruite dagli avversari. La forza lavoro tenderà a migliorare round dopo round, se non utilizzata per la costruzione di binari, ma tenderà ad affievolirsi quando verrà riassegnata per la costruzione di fabbriche. Costruire le fabbriche dà i mezzi per avviare un vero e proprio motore economico, permettendo al giocatore di sostenere le proprie spese, sfruttando la consegna di beni limitati nelle città a prezzo corrente di mercato. Pare molto complesso, ma superata l’incertezza iniziale tutto in breve diventa chiaro. Bisogna ottimizzare, possibilmente costruire sempre due tratte e consegnare una merce!
Alternativa per fare i soldi
Una diversa strada per fare soldi è affidarsi agli investitori. Ogni giocatore avrà un valore iniziale della propria società e un solo investitore, ma nel corso della partita potrà accrescere sia il valore delle proprie azioni che il numero di possibili investitori. Questo permetterà di raccogliere maggiori soldi in caso si decidesse di vendere azioni, ma portando a una penalizzazione a fine partita pari al 10% sui guadagni per ogni investitore. Bisognerà farsi per bene i propri calcoli!
Gli investitori verranno a bussare alle porte della nostra società quando i giocatori opzioneranno dei contratti per Trieste. I contratti forniranno davvero tanti soldi a fine partita, se assolti correttamente, ma solo e unicamente se qualcuno sarà stato capace di collegare Trieste. In caso non si riuscisse ad assolvere ai contratti presi, i soldi dovranno essere pagati per ogni contratto non assolto. Un default finanziario dalle conseguenze tragiche. Non collegando Trieste tutti i contratti raccolti, assolti o meno, saranno invece carta straccia. Tanto tempo, risorse e ragionamenti spesi per un bel niente!
Per concludere
Difficile condensare questo gioco in poche righe. Mi ero ripromesso di non scendere troppo nel dettaglio, e credetemi non l’ho fatto, ma ugualmente ho scritto più di quanto avrei voluto. Spero comunque di aver dato un minimo di idea di che gioco sia Imperial Steam.
Ho avuto la fortuna di farci in breve tempo 4 partite, in due, tre e quattro giocatori e ogni volta con qualcuno nuovo al tavolo. In ogni configurazione la partita è durata dalle due ore e mezza alle due ore. Con quattro giocatori ci si è pestati più i piedi, rubando tratte e dovendo pagare “il pizzo” per costruirci su, lottando come forsennati per ogni spazio Hub city in cui consegnare. In due giocatori la lotta è stata meno sulla mappa, più concentrata sulla plancia dei lavoratori e con continui sgarbi sul tracciato influenza. In tre forse la configurazione più equa. Ad ogni partita comunque la costante è stata quella di sentire profonde lamentele iniziali, a tratti al limite dell’imprecazione, dovute a errori di programmazione e alle difficoltà nel recuperare terreno. Puntualmente a metà partita tutti i “lamentosi”, una volta capito come giocare e recuperato terreno, hanno rivisto la propria idea sul gioco. Questo gioco è stretto e non perdona, tagliando immediatamente le gambe al primo errore, ma lascia parecchio spazio per recuperare. Magari partendo male non vinci, se i tuoi avversari sono buoni giocatori, ma hai parecchi modi per recuperare e tentare il colpaccio.
Imperial Steam non è Brass
Imperial Steam è un ottimo gioco che merita di essere portato spesso sui nostri tavoli. Tavoli di gente che ama i tedesconi duri e puri. Non deve spaventare la mole di informazioni da apprendere, tutto ha un proprio senso logico e fila come un orologio. Il primissimo round è decisamente guidato e non permette chissà quali invenzioni strategiche, ma una volta partiti e con l’aumentare delle azioni disponibili, offre un’ampia gamma di soluzioni. Come consigliato anche nel regolamento, bisogna cercare quanto prima di connettersi a una delle Hub City per avere la possibilità di consegnare merci.
Non conoscevo l’autore, ma sicuramente non mi lascerò scappare un suo prossimo gioco e se possibile proverò a recuperare Lignum, sua opera prima, per mera curiosità. Con così poche partite non mi permetto di fare una disamina più dettagliata. Se qualcuno lo paragona a Brass vi autorizzo a mandarlo a quel paese, perché a mio avviso è decisamente un bel gradino sotto, tuttavia merita un posto vicino in libreria!
Pago pegno e includo la foto di una delle brutte persone con cui l’ho giocato, per lasciare memoria ai posteri della sua vittoria, mentre io ero intento a controllare che tutti non sbagliassero qualche mossa!
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