Sono basito. L’ultimo articolo “scritto” ha ottenuto davvero tantissime visualizzazioni, e un po’ me lo aspettavo anche, ma la cosa che mi ha dato fastidio è stata quella di non ricevere feedback negativi. Lo so, è pazzesco, ma si può dire che puntassi a quello in una sorta di esperimento.
Non che l’articolo fosse scritto male, anzi, sicuramente ortograficamente migliore dei miei soliti pezzi e con la punteggiatura corretta, ma era obiettivamente banale e (a mio avviso) fastidioso da leggere. Poi forse boh, sarà che io a prescindere non amo gli articoli acchiappa click, inutilmente pomposi e autocelebrativi, ma davvero il fatto che praticamente nessuno si sia lamentato mi ha destabilizzato. È un po’ come se il mio voler essere “originale” e fuori dagli schemi, cercando di spiazzare voi lettori, abbia invece sortito l’effetto contrario lasciandomi basito tipo Stanis La Rochelle.
Mi si è stretto lo stomaco con un atroce dubbio: a che serve impegnarsi a scrivere per bene se poi la gente si accontenta di leggere anche robaccia?
Pochi comprenderanno quanto questa cosa mi abbia toccato. Ci sono rimasto male. Ho passato l’ultimo mese senza la voglia di scrivere, il che è grave se hai un blog. Ora per fortuna sento di aver superato questo disagio interno e a breve tornerò a scrivere qualcosa di decente. Resto ugualmente basito.
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A chi legge porta via poco tempo, a chi scrive serve per capire se si sta andando nella giusta direzione.
L’importante è essere costruttivi anche nelle critiche.