Ieri sera sono stato ospite, insieme ad alcuni colleghi creator, di Cranio Creations per provare con mano qualcuna delle loro prossime novità in arrivo. Siamo stati al mitico Draft di Milano, un Ludo pub, dove ti siedi per mangiare e bere e intanto giochi con i tantissimi giochi disponibili. Presentato alla scorsa edizione di Essen Spiele dalla Game Brewer, dove ha raggiunto un notevole successo tra i giocatori esperti, Algae Inc. è stato recentemente annunciato dalla Cranio Creations che lo porterà in italiano a Play festival del Gioco. Aspetta, un gioco sulle alghe!?
Panoramica
Algae Inc è un gioco gestionale della coppia Julia Thiemann e Christoph Waage per 1-4 giocatori dalla durata di 90/120 minuti dichiarati, anche se con spiegazione e setup si andrà ad aggiungere un’oretta al conteggio finale. Ovviamente la mia è solo una supposizione, in quanto non so se ogni scatola sarà provvista di organizer o simili, ma vedendo il prezzo proposto, è probabile la loro assenza.
Ogni giocatore avrà la gestione e il controllo di un’azienda di materie ricavate dalla trasformazione delle alghe. Ogni plancia sarà organizzata in maniera differente, creando un’asimmetria nella disposizione degli elementi. Bioplastiche, Biocarburanti, Cosmetici e Cibo, tutti derivati dalle alghe, che le nostre aziende dovranno produrre e distribuire in giro per l’Europa.
Alghe come se non ci fosse un domani
Algae Inc. simula un mese di lavoro in queste aziende, suddiviso in quattro settimane da cinque giorni l’una. Ogni giorno equivarrà a un turno di gioco, per un totale di 20 turni a partita. La gestione della fabbrica sarà guidata dal giocatore con il supporto di tre tipologie di esperti: ricercatori, ingegneri e chimici. Ognuno avrà delle abilità da poter sfruttare durante il gioco, come ad esempio la creazione di migliorie nella propria azienda, le modifiche ai macchinari per velocizzarne la creazione o la distribuzione finale.
Bassa interazione
La selezione delle azioni avviene tramite una selezione a bivi su di un’apposita plancia, che obbligherà i giocatori a una programmazione settimanale, per poter ottimizzare al meglio le poche mosse a disposizione. Sarà comunque possibile mettere delle “pezze” su eventuali errori decisionali, utilizzando alcune risorse guadagnate durante il gioco, che permetteranno di selezionare azioni differenti (in parte o totalmente) da quelle in cui sarà posizionato il nostro lavoratore. Portare a compimento una settimana di lavoro, culminando in una vendita, porterà all’ottenimento di bonus variabili, selezionati in fase di setup.
Alghe, alghe e ancora alghe
La distribuzione di questi prodotti sarà forse l’unico elemento di interazione tra i giocatori, perché ci sarà una corsa alla consegna nelle città per ottenerne i bonus sulla mappa. Questi bonus sono ottenibili solo dal primo che consegnerà in quella determinata città. Ci sarà anche una corsa all’ottenimento di contratti, che distribuiranno maggiori punti a chi li completerà per primi. Completare contratti e raggiungere tratte sulla mappa permetterà di liberarsi di dischetti e cubetti, sbloccando rendite in termini di punti e denaro.
Azzardiamo delle conclusioni
Questa è solo una brevissima panoramica di Algae Inc., accennando solo alle meccaniche e le dinamiche del gioco, sicuramente in maniera molto approssimativa (ma vi assicuro che è un gioco difficilmente condensabile in poche righe). Quindi, al netto di una sola partita, per giunta spiegatemi in un contesto forse non adeguato per il peso del gioco e senza aver letto il regolamento, date il giusto peso a queste conclusioni.
Cose negative
Algae Inc. ha un problema di impatto non indifferente, spiazzando i giocatori per la tanta simbologia presente nel gioco e per le tante variabili da spiegare a causa delle plance asimmetriche, ognuna con delle proprie condizioni di gioco differenti. Poi il setup richiede tempo. Visto che ci siamo, anche se io non la considero una nota negativa, c’è da dire che l’interazione (indiretta) è limitata alla sola mappa di distribuzione delle merci e ai bacini delle alghe.
Cose positive
In realtà questo gioco sembra difficile da comprendere, ma se si ha un minimo di dimestichezza con giochi di un certo peso e, soprattutto, si utilizza un po’ la logica, ci si accorgerà di quanto lineare e coerente sia. Una volta “entrati” nel gioco (già dopo la terza o quarta mossa), si aprono davanti agli occhi diverse strade, tutte apparentemente valide, per poter ottimizzare il proprio gioco.
Per certi versi è un gioco largo (per fortuna), perché puoi fare tante cose e hai la possibilità di convertire risorse per poter sbloccare azioni diverse da quelle a cui altrimenti saresti indirizzato. Oltretutto, è vero che di base hai solo 20 azioni a partita, ma puoi sbloccarne di nuove “bruciando” le tessere delle rendite, scartandole.
L’asimmetria, come dicevo, aggiunge difficoltà inizialmente per la comprensione del gioco (se non ho capito male, oltre al manuale base, nella scatola saranno presenti anche quattro manuali dedicati a ogni tipo di fabbrica…), ma restituirà condizioni diverse di approccio strategico. Se ad esempio gestirai un’industria dedicata alla produzione di cibo, dovrai smaltire in fretta i prodotti prima della loro deperibilità, quindi tutta la filiera dovrà essere velocizzata, a differenza di un’industria di bioplastiche, che però avrà nella diversificazione dei prodotti i propri limiti.
Per la scalabilità mi fido di Francesco, il simpatico ragazzo che ci ha spiegato il gioco, che ci ha confermato che anche in altre configurazioni il gioco rende davvero bene.
Ultima nota positiva, molto positiva a mio avviso, è la tantissima rigiocabilità che offre Algae Inc. grazie alle tante parti modulabili del tabellone e delle plance, alle diverse tile di bonus, sia quelli personali (non li ho accennato, ma fidatevi, sono fighi), che quelli comuni di fine round e fine partita. Insomma, potenzialmente mai una partita uguale alla precedente.
E quindi cosa ne penso?
Algae Inc. è tra i papabili vincitori del Goblin Magnifico, premio dedicato ai giochi per esperti, quindi viene da sé che non è adatto a giocatori di primo pelo, ma nonostante un’entrata ripida, si rivela essere più abbordabile di quanto non sembri inizialmente.
Ammetto che mi ha colpito positivamente e che mi piacerebbe rigiocarlo a breve, anche se l’idea di affrontare di nuovo una spiegazione così impegnativa mi frena un po’ dall’acquistarlo. Probabilmente farò ciò che mi riesce meglio: aspettare che qualcuno del mio gruppo lo compri, così da poterlo giocare senza dovermi preoccupare del resto.
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