Gli esseri umani sono delle creature davvero curiose, vivono nell’incertezza e si pongono continue domande su qualsiasi cosa. Domande esistenziali e profonde, ma anche domande banali delle quali conoscono già le risposte e che tuttavia, a causa della loro insicurezza, li porta ugualmente a cercare conferme. Gli esseri umani che vivono nei post di Facebook sono ancora più curiosi, loro hanno già tutte le risposte e non ammettono la diversità di pensiero. Bene che va ti lasciano una bella emoticon che ride per ricordarti quanto tu non sappia nulla, mentre loro, onniscienti e perfetti, non temono il giudizio degli altri. Non temono nulla e nessuno. Però, nonostante questo, nei loro cuori abitano gli stessi dubbi di noi gente comune e finisco sempre per incappare negli stessi nostri dilemmi: Chi siamo? Dove andiamo? Ma i giochi in libreria vanno messi in verticale o in orizzontale?
La risposta è dentro di te, ma è sbagliata!
Non guardate me, io sono su Facebook soltanto per spirito di osservazione, altrimenti come potrei raccogliere tanto materiale per i miei scritti? Domande ricorrenti attanagliano nuovi e vecchi utenti, ciclicamente, come se la funzione cerca non fosse mai stata implementata su questo social network. Facebook non è il social per vecchi, come spesso capita di leggere da qualche parte, Facebook è il social per lobotomizzati. Il dilemma sul come riporre i giochi in libreria è uno dei più frequenti, che spesso ben si accompagna ad altri come quello del riciclo delle bustine di silica gel contro l’umidità. Ci potrei scrivere un altro articolo sulla mania delle persone di riciclare cose totalmente inutili…
Spoiler: quelle bustine si esauriscono in breve tempo e diventano perfettamente inutili. Una volta aperta la confezione potete buttarle. Anzi, fate attenzione perché sono nocive per i vostri animali! Comunque se volete approfondire leggete qui.
La basi
Adesso, giuro, non voglio assolutamente farvi desistere dalla vostra intenzione di riporre i giochi in libreria come meglio credete, vorrei però che teneste conto di alcune ovvietà. Tralasciando la questione estetica, sulla quale ognuno ha diritto di esprimersi, ci sono altri fattori per il quale ritengo che il modo corretto per riporre i propri giochi in libreria sia in verticale. Partiamo dalle basi. Le basi di una torre devono essere strutturalmente robuste perché devono sostenere il peso di un’intera struttura. Non è solo una questione di avere la giusta dimensione della scatola, perché spesso capita che questa sia sovradimensionata e povera di materiali al proprio interno, quindi non abbastanza rigida. L’effetto più comune, in questi casi, è la deformazione della stessa dovuta all’eccessivo carico o, peggio ancora, la rottura dei bordi.
Un mondo all’incontrario
Non posso darlo come dato assoluto, perché io stesso a Varese ne ho visto uno e non mi capacito ancora del come fosse possibile, ma novantanove su cento, quando entrate in un negozio di giochi da tavolo, i giochi li vedete esposti in verticale. Non è solo una questione estetica, lo ripeto, di cura del materiale ovviamente sì, come appena spiegato, ma anche di praticità. Chiunque può decidere di estrarre dalla libreria (o espositore in negozio) il gioco che gli interessa, senza dover prima movimentare tutti gli altri. In caso di posizionamento in orizzontale sarebbe invece obbligatorio avere un piano dove appoggiare i titoli in alto, creando una torre momentanea. Sperando di avere doti da equilibrista migliori del sottoscritto! Non oso immaginare poi doverlo fare senza appoggiare le scatole, mantenendo con una mano delle copie, mentre con l’altra prendere quello che serve. Troppo sbatti solo per guardare la copertina o leggere tre righe sul retro della scatola. Piuttosto la lascio lì.
Ziplock is the way
Ok, so già cosa risponderanno in molti: l’esempio del negozio non fa testo perché i giochi sono ancora da defustellare e non c’è rischio che l’interno venga sballottato. Vero, ma sono davvero pochissimi i giochi in cui realmente esiste un disagio nel ribaltare in verticale una scatola. Tralascio tutta la parte del fai da te, con inserti più o meno professionali, per riporre ordinatamente i giochi in verticale senza alcun pericolo. Giustamente non tutti sono disposti a spendere soldi ulteriori per un gioco. Io sono uno di quelli, ma esiste una soluzione di basso costo che permette di mantenere un certo ordine all’interno della scatola: Ziplock! Le famose bustine trasparenti che trovate sia nei negozi fisici che online, a un prezzo decisamente basso, e che vi permette di non correre il rischio di trovare la componentistica sparpagliata per la scatola. Oltretutto, così per dire, se decideste di portare un gioco a casa di un amico (ammettendo di trovare sacchetti comodi per il trasporto in orizzontale, o di utilizzare borse apposite), difficilmente senza Ziplock i componenti resterebbero belli in ordine nella scatola…
È un falso problema, lo sapete anche voi.
Ok, quindi il metodo migliore è metterli in verticale?
Ecco, vorrei dire di sì, ma poi sembrerei come quelli su facebook che mettono la faccina che ride e che hanno ragione solo loro. No, il metodo migliore dovete capirlo voi, in base agli spazi, alle vostre esigenze e ai vostri gusti. Spero però che questo articolo vi abbia fatto capire che è meglio non accatastare troppe copie l’una sopra l’altra, soprattutto se poi avete intenzione di rivendere i giochi! Esistono librerie apposite per chi ama mettere i giochi in orizzontale, costano una fracassata, ma hanno molti ripiani separati e non sembrano male nemmeno esteticamente. Ah, e come dicevo all’inizio, buttate le silica gel esauste. Piuttosto fate attenzione che le scatole abbiano spazio “per respirare” e non siano direttamente a contatto col muro. Valutate se è il caso di comprare un deumidificatore portatile ricaricabile per ovviare alla troppa umidità.
Io continuo a pensare che il modo corretto per riporre i giochi in libreria sia uno solo, ma al di là di tutto, l’importante è non lasciare che la polvere prenda il sopravvento. Quindi, più che accumulare (a meno che non siate collezionisti), giocate spesso e vendete quello che non usate più.
La domanda giusta da porsi è: ma questo gioco da quanto non lo gioco?
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