Ci sono giochi che mettono paura. Scatole imponenti con tabelloni, plance e segnalini che solo a guardarli senti il bisogno di farti il segno della croce. Regolamenti così spessi e fitti di pagine, che ti fanno pensare immediatamente al problema del disboscamento in Amazzonia. Ecco, Imperial Steam rientrava in questa categoria incarnando tutte le mie paure!
L’esperienza insegna
Io sono un giocatore abbastanza duttile, tolti i cooperativi, che non amo particolarmente, riesco a divertirmi con tutti i tipi di giochi. Prediligo i gestionali e adoro particolarmente quelli belli pesi, ma allo stesso tempo mi spaventano. Retaggio di qualche errore del passato in cui mi sono trovato in difficoltà con regolamenti ostici, pieni di eccezioni e continui salti avanti e indietro fra le pagine, finendo per annaspare nel momento della spiegazione.
Ora ho imparato due cose:
- Evito quando possibile di spiegare giochi troppo impegnativi. Lascio fare a chi è più portato di me.
- Evito di spiegare un gioco senza prima averlo letto e riletto per bene, magari facendoci un giro di prova in solitario.
Ma perché tutto questo preambolo? Perché con Imperial Steam mi sono trovato a infrangere entrambi questi dogmi, spiegandolo senza averlo mai giocato e dopo una sola lettura!
Questione di leggibilità
Imperial Steam è un gioco dal regolamento scritto in maniera eccellente, lineare e facile da spiegare. Ci sono diverse cose da tenere a mente, ma tutte con una logica che, una volta colta, aiuta a non perdersi. Ci vuole il suo tempo e bisogna entrare nel mood giusto, perché stiamo parlando comunque di 32 pagine! Il gioco è in inglese, ma su BGG al momento in cui scrivo si trova il regolamento tradotto in italiano. Dico al momento perché è stata annunciata una prossima edizione italiana a opera di Tesla Games!
Al di là dell’età consigliata, improponibile per noi italiani, la durata devo ammettere che non è affatto lontana dalla verità. Certo, fuori la spiegazione e il setup, altrimenti arriviamo tranquillamente sulle tre ore. Il setup infatti è un’altra cosa che si fa subito notare in questo gioco! L’unica soluzione è il lavoro di squadra, altrimenti, se tutto viene demandato a un’unica persona, c’è il rischio di andare troppo per le lunghe.
Ho già detto che questo è un gioco complesso e adatto a giocatori non alle prime armi?
In Imperial Steam pianificare è tutto
Complesso, ma non difficile da apprendere. Lo scopo del gioco sarà quello di creare la propria linea ferroviaria nell’arco di 8 round o meno e guadagnare più soldini degli altri avversari. Anche meno di 8 round perché la partita potrebbe finire prima, nel caso un giocatore riuscisse a collegare Vienna (città di partenza) a Trieste. Questa eventualità innesca una delle cose più interessanti del gioco. Fra poco ci torniamo.
Ogni round si sviluppa in una serie di fasi, dove la principale è quella delle azioni. Le azioni verranno svolte dai giocatori utilizzando dei segnalini a forma di mano, che verranno piazzate su delle tessere. Si partirà con solo due manine per poi aumentare gradualmente ad ogni round fino ad arrivare a cinque. La particolarità è che le azioni selezionabili non sono esclusive. Più giocatori potranno selezionare la stessa azione senza alcun problema, ma nel caso un giocatore decidesse di ripetere un’azione utilizzata in precedenza dovrà pagare una penalità sul tracciato influenza.
L’influenza in Imperial Steam
L’influenza fin dai primi momenti di gioco si rivela essere una delle parti determinanti, strategicamente parlando. Inizialmente, prima ancora che ogni fase abbia inizio, i giocatori dovranno fare una puntata al buio. Tutti dovranno scegliere una quantità di denaro da spendere per determinare il punto di partenza sul tracciato influenza, per poi rivelarla tutti insieme e determinare così l’ordine di turno. Le puntate saranno nascoste e comporteranno mediamente un esborso considerevole ma necessario. Forse non sarà chiaro immediatamente alla prima partita, ma per non trovarsi fin da subito ad imprecare, sarà imperativo avere un livello di influenza pari ad almeno uno dei segnalini Hub city. Le Hub city sono quattro città speciali dove i giocatori potranno acquistare manodopera, ma solo se avranno raggiunto il livello di influenza richiesto.
Treni che passione
Nel gioco l’azione principale sarà quella dei collegamenti ferroviari, per poterlo fare i giocatori dovranno pagare risorse e spendere manodopera. In alcuni casi si dovrà utilizzare manodopera specializzata se le tratte lo richiederanno. Il costo in risorse sarà lo stesso per la costruzione di una o due tratte, ma la difficoltà sarà nella gestione dei lavoratori e dell’eventuale esborso in denaro per l’utilizzo di tratte già costruite dagli avversari. La forza lavoro tenderà a migliorare round dopo round, se non utilizzata per la costruzione di binari, ma tenderà ad affievolirsi quando verrà riassegnata per la costruzione di fabbriche. Costruire le fabbriche dà i mezzi per avviare un vero e proprio motore economico, permettendo al giocatore di sostenere le proprie spese, sfruttando la consegna di beni limitati nelle città a prezzo corrente di mercato. Pare molto complesso, ma superata l’incertezza iniziale tutto in breve diventa chiaro. Bisogna ottimizzare, possibilmente costruire sempre due tratte e consegnare una merce!
Alternativa per fare i soldi
Una diversa strada per fare soldi è affidarsi agli investitori. Ogni giocatore avrà un valore iniziale della propria società e un solo investitore, ma nel corso della partita potrà accrescere sia il valore delle proprie azioni che il numero di possibili investitori. Questo permetterà di raccogliere maggiori soldi in caso si decidesse di vendere azioni, ma portando a una penalizzazione a fine partita pari al 10% sui guadagni per ogni investitore. Bisognerà farsi per bene i propri calcoli!
Gli investitori verranno a bussare alle porte della nostra società quando i giocatori opzioneranno dei contratti per Trieste. I contratti forniranno davvero tanti soldi a fine partita, se assolti correttamente, ma solo e unicamente se qualcuno sarà stato capace di collegare Trieste. In caso non si riuscisse ad assolvere ai contratti presi, i soldi dovranno essere pagati per ogni contratto non assolto. Un default finanziario dalle conseguenze tragiche. Non collegando Trieste tutti i contratti raccolti, assolti o meno, saranno invece carta straccia. Tanto tempo, risorse e ragionamenti spesi per un bel niente!
Per concludere
Difficile condensare questo gioco in poche righe. Mi ero ripromesso di non scendere troppo nel dettaglio, e credetemi non l’ho fatto, ma ugualmente ho scritto più di quanto avrei voluto. Spero comunque di aver dato un minimo di idea di che gioco sia Imperial Steam.
Ho avuto la fortuna di farci in breve tempo 4 partite, in due, tre e quattro giocatori e ogni volta con qualcuno nuovo al tavolo. In ogni configurazione la partita è durata dalle due ore e mezza alle due ore. Con quattro giocatori ci si è pestati più i piedi, rubando tratte e dovendo pagare “il pizzo” per costruirci su, lottando come forsennati per ogni spazio Hub city in cui consegnare. In due giocatori la lotta è stata meno sulla mappa, più concentrata sulla plancia dei lavoratori e con continui sgarbi sul tracciato influenza. In tre forse la configurazione più equa. Ad ogni partita comunque la costante è stata quella di sentire profonde lamentele iniziali, a tratti al limite dell’imprecazione, dovute a errori di programmazione e alle difficoltà nel recuperare terreno. Puntualmente a metà partita tutti i “lamentosi”, una volta capito come giocare e recuperato terreno, hanno rivisto la propria idea sul gioco. Questo gioco è stretto e non perdona, tagliando immediatamente le gambe al primo errore, ma lascia parecchio spazio per recuperare. Magari partendo male non vinci, se i tuoi avversari sono buoni giocatori, ma hai parecchi modi per recuperare e tentare il colpaccio.
Imperial Steam non è Brass
Imperial Steam è un ottimo gioco che merita di essere portato spesso sui nostri tavoli. Tavoli di gente che ama i tedesconi duri e puri. Non deve spaventare la mole di informazioni da apprendere, tutto ha un proprio senso logico e fila come un orologio. Il primissimo round è decisamente guidato e non permette chissà quali invenzioni strategiche, ma una volta partiti e con l’aumentare delle azioni disponibili, offre un’ampia gamma di soluzioni. Come consigliato anche nel regolamento, bisogna cercare quanto prima di connettersi a una delle Hub City per avere la possibilità di consegnare merci.
Non conoscevo l’autore, ma sicuramente non mi lascerò scappare un suo prossimo gioco e se possibile proverò a recuperare Lignum, sua opera prima, per mera curiosità. Con così poche partite non mi permetto di fare una disamina più dettagliata. Se qualcuno lo paragona a Brass vi autorizzo a mandarlo a quel paese, perché a mio avviso è decisamente un bel gradino sotto, tuttavia merita un posto vicino in libreria!
Pago pegno e includo la foto di una delle brutte persone con cui l’ho giocato, per lasciare memoria ai posteri della sua vittoria, mentre io ero intento a controllare che tutti non sbagliassero qualche mossa!
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